Scheda Descrittiva dell'Opera: Riposo durante la Fuga in Egitto Soggetto: Riposo durante la Fuga in Egitto (Sacra Famiglia con Angeli/Putti). Tecnica: Olio su Tela (o tessuto con trama visibile, come da dettaglio). Periodo : XX sec. Analisi Stilistica e Iconografica 1. Iconografia e Composizione Drammaticità Barocca: La scena è un esempio vibrante del Barocco, caratterizzata da una composizione dinamica e affollata. Al centro è posta la Sacra Famiglia, circondata da numerosi putti giocosi (cherubini) che interagiscono con la Vergine e il Bambino, un elemento tipico delle composizioni fiamminghe del primo Seicento. Figure Chiave: La Vergine Maria è raffigurata con dolcezza materna, in contrasto con San Giuseppe, più anziano e pensieroso, visibile nell'ombra, un richiamo iconografico al suo ruolo di custode e protettore. Paesaggio: Il riposo avviene in un ambiente naturale lussureggiante e ombroso, con folte fronde e rami, tipico del gusto pittorico fiammingo. Alcuni dettagli mostrano frutti rossi , che possono avere un significato simbolico. 2. Tecnica e Colore (Rubensismo) Corposità Pittorica: L'opera presenta un uso ricco e pieno del colore, con pennellate che appaiono vigorose, specialmente nei dettagli anatomici dei putti . Luce e Chiaroscuro: La luce gioca un ruolo fondamentale, illuminando le figure centrali e creando un forte contrasto con lo sfondo scuro e profondo. Cromia: La tavolozza è dominata dai colori caldi (rossi, aranciati, bruni) e da panneggi ricchi, in particolare il rosso e il blu della Vergine, che conferiscono intensità e profondità emotiva alla scena. . Descrizione dell'Ambiente e Condizioni Dimensioni: Grande formato che lo rende un'opera di sicuro impatto visivo. Stato di Conservazione: L'opera, nel suo complesso, appare ben conservata e incorniciata in cornice dorata. Dimensioni: 182 x 142 cm. compresa la cornice, 168 x 128 cm. la sola tela Epoca: datato 1961 Firma: Firmato in basso a destra ma non decifrabile La tecnica del "succo d'erba" è una forma di pittura su tessuto (spesso seta) popolare soprattutto nel XVIII secolo, nata come alternativa più economica all'arazzo. Si utilizzano pigmenti vegetali naturali (come guado, mallo di noce, zafferano, o succo di cavolo) diluiti con fissativi come allume e succo di limone, che danno un risultato pittorico simile all'acquerello. Il colore viene applicato più volte per farlo assorbire completamente al tessuto. Si rilascia regolare certificato di autenticità con foto. Assicuriamo una risposta alle vostre mail entro le 24 ore ISCRITTO ALL' ALBO PERITI E CTU PRESSO IL TRIBUNALE DI LA SPEZIA