Ritratto di gentildonna (1851)
L'immobilità della posa non impedisce alla florida gentildonna di esprimere lo spirito vivace, sobrio e signorile della classe sociale cui appartiene.
E’ un ceto milanese attivo e benestante che arriva sino a noi nei ritratti di Mauro Conconi, Eliseo Sala, Giuseppe Molteni, Francesco Hayez ecc., in una galleria di nobili possidenti e solidi borghesi che ci mostra l'alta società cittadina pre-risorgimentale.
Mauro Conconi fu uno degli artisti milanesi più bravi e ricercati di questo periodo, sia come ritrattista (suoi ritratti sono a Brera e nella Galleria d'Arte Moderna di Milano), sia nelle commissioni di tema religioso e soprattutto storico, allora considerato il genere più importante (esempi gli affreschi a palazzo Visconti a Milano, nel Duomo di Lodi, in tanti palazzi milanesi e lombardi).
Il dipinto è firmato e datato 1851.
Olio su tela ovale di cm.98,5 x 74, condizioni di conservazione perfette.