Processione, Marco De Gregorio, XIX secolo, Olio su tela

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Marco De Gregorio (Resina, 1829 - 1876) Processione Olio su tela, cm 53 x 44 - con cornice cm 55,5 x 46   L’opera si può attribuire alla mano di Marco De Gregorio (1829-1876) pittore nato a Resina (ora Ercolano, in provincia di Napoli). Frequentò l'Accademia di Belle Arti a Napoli...
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Marco De Gregorio (Resina, 1829 - 1876)

Processione

Olio su tela, cm 53 x 44 - con cornice cm 55,5 x 46

 

L’opera si può attribuire alla mano di Marco De Gregorio (1829-1876) pittore nato a Resina (ora Ercolano, in provincia di Napoli). Frequentò l'Accademia di Belle Arti a Napoli dove si appassionò soprattutto alla pittura storica. Nel 1858 ospitò il pittore paesaggista Federico Rossano nella sua dimora di Portici e a partire dal 1863 i due amici pittori, assieme al giovane pugliese Giuseppe De Nittis e al toscano Adriano Cecioni, dettero vita al movimento artistico detto Scuola di Resìna, al quale si unirono vari artisti, tra i quali Raffaele Belliazzi, Alceste Campriani, Antonino Leto ed Edoardo Dalbono. I motivi della pittura della Scuola di Resìna erano analoghi a quelli della scuola toscana di Pergentina, cui appartenevano Raffaello Sernesi, Giuseppe Abbati e Silvestro Legaː rapporto tonale dei colori, amore per il paesaggio reale e le scene della vita quotidiana, limpidezza compositiva, un tocco di sentimentalismo, ovvero di intimismo. La finezza cromatica dei pittori della Scuola di Resìna si distingueva dal cromatismo sgargiante, cui era approdata gran parte della Scuola di Posillipo. Le opere più celebri di Marco De Gregorio, da lui realizzate negli anni sessanta e settanta dell'Ottocento, sono Veduta di Porta Grande e Veduta di Casacalenda (entrambe esposte al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli), Mercato arabo alla Galleria dell'Accademia (Napoli). Nel 1872 il pittore campano si recò a Firenze, per stringere maggiori rapporti con i Macchiaioli, precedentemente conosciuti attraverso Adriano Cecioni. Altre sue opere sono custodite a Napoli, nel Museo di San Martino.

Nel dipinto qui preso in esame viene rappresentata una scena di paese. Sullo sfondo si profila la facciata di una chiesa, distinguibile dal rosone presente in alto a sinistra, ed un palazzo dalla cui finestra si affacciano alcune persone che osservano la processione che sta incedendo sul piazzale sottostante. Nel corteo si riconoscono alcune donne vestite di bianco e con il capo coperto da un lungo velo, una bambina che indossa una veste dalle tinte vivaci e tiene in mano una croce e il sacerdote, rappresentato sulla sinistra, intento a recitare qualche omelia. In primo piano, distaccato dalla processione, colpisce la presenza di uomo che incede fiero ed indossa un’uniforme militare, un tricorno concluso da un alto piumaggio e tiene in mano uno scettro. È un dipinto di grande realismo, dove i colori sono stesi a pennellate veloci ed accostate ed i punti di luce risaltano grazie alla pennellata più densa e graffiante.

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