CAPRICCIO VENEZIANO

 TEMPERA GRASSA SU TELA 72 x 98 cm, inizi XIX secolo

Nella tradizione del vedutismo veneziano, questa piacevolissima composizione esprime appieno il senso lagunare e il” colorismo” del quale sono pervase le opere dei grandi Maestri del genere, Francesco e Giacomo Guardi in primis. 

Il capriccio, o "veduta ideata", nella pittura veneziana si configura come un genere vero e proprio, ossia come l'arte di comporre il paesaggio attraverso la libera combinazione di elementi architettonici reali o fantastici, di rovine dell'antichità rielaborate, di figure e macchiette, secondo una varietà di declinazioni che vanno dal grottesco al visionario, dal pittoresco all'elegìaco.

La grande fortuna di questo genere fu dovuta ai numerosissimi committenti europei che amavano arricchire le loro magioni con queste opere fantastiche, evocative di Venezia. 

Ancor oggi i “ capricci veneziani “ sono tra le opere più apprezzate e richieste dai collezionisti di arte antica per la loro scarsa presenza sul mercato e per l’ importanza arredativa che è rimasta inalterata sino ai giorni nostri.

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