Importante ed imponente trumeau veneto Luigi XV mosso su tutti i fianchi ascrivibile alla metà del XVIII secolo interamente lastronato in radica di noce, noce, intarsi in bois claire ( acero, legno da frutto, bosso ), vetri d'origine al mercurio, applicazioni in bronzo dorato finemente cesellato.

Provenienza : Italia - manifattura veneta ( area veronese )
Epoca :  Metà del XVIII secolo

Dimensioni : Altezza 333 cm x  Lunghezza 161 cm x  Profondità 70 cm

Il disegno del mobile è strutturato intorno ai due corpi, quello basso scandito da tre grandi cassetti più calatoia, e quello alto con sportelli vetrati celanti dei ripiani.

Il corpo inferiore è mosso sia sul fronte che sui lati ed è composto da una elegante calatoia lastronata interamente in radica di noce e centrata da artistica bocchetta bronzea dorata con chiave originale. I montanti dolci e sinuosi la inquadrano e scendono sino a congiungersi con l'ampia base gradonata con piedi a mensola. Tre cassetti lunghi e capienti ritmano il resto della parte inferiore e sono disposti su tre livelli centrati anch'essi da artistiche bocchette in bronzo finemente cesellato. Sono intramezzati dalla elegante presenza di modanature semicircolari in legno di noce più scuro.

I laterali sono caratterizzati dalla presenza di notevoli riserve e sottilissime filettature a marcare l'alta connotazione grafica del trumeau. Accompagnandovi nell'apertura della calatoia notiamo l'elevata maestria degli artigiani nella disposizione dei fogli di radica tesi a creare sottili e ricercate geometrie. Si mostrano a noi quattro piccoli cassettini di bella forma curvilinea centrati da piccoli pomelli circolari i bronzo dorato. Al centro del vano troviamo una piccola nicchia a chapeau de gendarme impreziosita dalla presenza di un intarsio mirabile raffigurante un arbusto con vegetazione. 

Protraendosi con lo sguardo verso l'alto scorgiamo due ampi sportelli in vetro al mercurio d'origine con molatura celanti al loro interno quattro étageres di cui quello più in basso leggermente più alto dei tre soprastanti. Straordinariamente mosso risulta infine, l'intrigante disegno della cimasa lignea coronata da un viluppo fogliaceo culminante con una lastra di vetro incisa al mercurio ritraente una scena di galanteria, quest'ultimo tema ricorrente del Rococò. Poco sotto la cimasa campeggia un intarsio raffigurante lo stemma imperiale asburgico, un'aquila coronata bicipite con la doppia spada (simbologia mutuata e di legame con lo stemma e la bandiera del Sacro Romano Impero).

Il trumeau in questione sembra essere un elogio alla radica di noce che interamente avvolge l'interezza del mobile adattandosi alle sue morbide linee. Facciamo osservare come una delle peculiarità dell'alta ebanisteria lombardo-veneta del XVIII secolo, oltre all'utilizzo dei fogli di radica, è l'alternanza grafico-cromatica delle cornici in legno massello più scure ( in altri casi in legno ebanizzato) che ben s'innestano con la dominante di base, nel caso specifico la radica di noce. 

Nell'insieme il mobile risulta di eleganti ed sfarzose proporzioni, in diretto contatto con le tendenze e con gli influssi dello stile allora imperante in Francia, ovvero il Luigi XV, artificioso, esuberante, trionfante. Il trumeau fu considerato a lungo il mobile per antonomasia nelle ricche aristocratiche residenze della nobiltà europea del XVIII secolo e sino a non pochi anni fa molti esemplari raggiungevano cifre esorbitanti.

In buono stato di conservazione, in patina. Per ulteriori informazioni sull'oggetto esposto e più specificatamente in merito ad una comprensione più esaustiva dello stato di conservazione vi consigliamo di contattarci telefonicamente.

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