Madonna col Bambino

AA-322418
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Madonna col Bambino, terracotta con tracce di policromia, epoca 1470 circa, autore il “ Maestro della Madonna del topo ”. Misure: cm.52,5 in altezza, cm.33,5 in larghezza, cm.17 di profondità massima. Il Maestro della Madonna del topo è considerato l’ultima genuina espressione della...
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Studio Zenale
Studio Zenale prende il nome dal pittore rinascimentale Bernardino Zenale, massimo art...
Madonna col Bambino, terracotta con tracce di policromia, epoca 1470 circa, autore il “Maestro della Madonna del topo”.
Misure: cm.52,5 in altezza, cm.33,5 in larghezza, cm.17 di profondità massima.
Il Maestro della Madonna del topo è considerato l’ultima genuina espressione della scultura tardogotica in Lombardia, prima dell’arrivo dei maestri del Rinascimento toscano.
Il suo profilo è stato messo a fuoco da Aldo Galli, ed ha consentito di attribuirgli un corpus di una ventina di sculture e frammenti in terracotta dislocati nei territori di Crema, Milano e Monza.
Il nome convenzionale dell’artista è tratto da una Madonna col Bambino di proprietà del Museo Bagatti Valsecchi di Milano - proveniente dalla vicina “Contrada dei ratti”, l'attuale via Cesare Cantù - che gli antichi milanesi chiamavano “Madonna del topo” per la presenza di una bestiola appollaiata sulla spalla del Bambino.
Si trova invece a Mozzanica, nell’alto cremasco, l'opera di maggiori dimensioni, ed è un polittico gotico in terracotta di tre metri per due, con al centro una Madonna col Bambino circondata da 5 personaggi su due ordini serrati da contrafforti; che quest'opera sia arrivata sino a noi è  un caso molto raro, perchè, dei tanti polittici in terracotta testimoniati dalle fonti, solo pochi frammenti sono sfuggiti agli smembramenti e alle soppressioni napoleoniche.
Uno dei frammenti più integri è la Madonna col Bambino presentata in questa sede, che costituiva la parte centrale di una piccola ancona in terracotta di carattere privato.
Contenute nell’elegante ovale del mantello, le figure della Madonna e del  Bambino denotano una fermezza plastica e una pienezza di forme proprie di una collocazione temporale matura, e vanno viste come un’ulteriore tappa nell’alacre percorso di questo Maestro (P.Bosio, vedi bibl.).
L’opera è recentemente rientrata dalla Svizzera, dove circolava con l'errata attribuzione a un artista toscano; riconosciuta da Studio Zenale, essa costituisce una interessante acquisizione al catalogo del "Maestro della Madonna del topo”.
 
Provenienza:
- Collezione privata, Arezzo;  
- Asta Fischer A409 lotto 3879, Lucerna 2010 (con errata attribuzione a Antonio  Fedrighi de’ Tolomei);
- Ehem.Galleria Serodine, Dr.Wladimir Rosenbaum, Ascona  1967.
 
Bibliografia:
- Paola Bosio, Terracotte Lombarde nel Medioevo e nel Rinascimento, Nomos Edizioni 2020, pag.199, fig.97

Studio Zenale

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