Antiquariato

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Oggi vi presentiamo una meravigliosa coppia di candelieri a quattro fiamme, con la quinta centrale già scolpita. Due putti sono posti, come fossero telamoni, a sostenere i bracci, da cui si dipanano eleganti volute; Il fusto dei bracci, con decorazioni fogliacee, si innesta in una piccola coppa con ghirlanda fiorita; delle geometrie modulari, lavorate a triangolo, rastremano il braccio centrale, completato sulla sommità da una fiamma viva.
Questa meravigliosa ciotola da thè è stata realizzata in ceramica policroma dorata all’interno e decorata con oro e smalti policromi. All’interno, raffigura scena di vita quotidiana con numerosi personaggi in un giorno di festa all’esterno di un tempio, con onde a motivi floreali e naturalistici.
Una plastica illuminazione scolpisce le presenti primizie, indagate tramite una delicata pennellata scivolante di piano in piano. La consistenza vellutata delle foglie d’uva, in accordo a quella invece grumosa della scorza della zucca, proietta il presente in un’attenta analisi volumetrica, scandagliata mediante il fascio luminoso che irraggia il primissimo primo piano della composizione, quasi calando un sipario di tersa ombra sui frutti...
Cercando un oggetto che non si vede tutti i giorni, ci è saltato all’occhio questo grande vaso risalente al Giappone del periodo Meiji - fine XIX sec. Realizzato in bronzo a patina marrone-rossastra a forma di bulbo, composto da otto lati, notiamo un drago ryu in argento che si arrampica intorno, rendendolo così godibile a 360°.
Oggi parliamo di mitologia con questa rara e preziosa placca in bronzo raffigurante l’episodio di Venere e Adone. Il momento rappresentato è quello del commiato di Adone dalla dea. Dopo una notte d’amore il giovane cacciatore prepara i cani e parte per la caccia, invano trattenuto dalla bella Venere. Ma scopriamo insieme più nel dettaglio la loro storia.
Tra l’infinità di oggetti presenti nella categoria dell’Antiquariato ha catturato la nostra attenzione questo antico cofanetto portagioie molto particolare. Realizzato da una manifattura piacentina in legno di noce ed impreziosito con legni vari, risale al periodo a cavallo tra '700 ed '800.
Girovagando nella categoria “Varie” dell’Antiquariato in cerca di curiosità, abbiamo incontrato questa meravigliosa acquasantiera veneziana in marmo rosso di Verona finemente decorata, che non potevamo non condividere con voi! Proviene direttamente dalla fine dell’Ottocento da una collezione privata di Venezia.
Questo raffinato servizio da caffè in porcellana di un meraviglioso e raro colore blu Tiffany e argento 925 è stato disegnato da Arrigo Finzi nel 1930 circa. Arrigo Finzi (1890 - 1973) è stato uno degli argentieri italiani più interessanti e originali della prima metà del Novecento. A seguito della crisi del ’29, Finzi diversifica la produzione impiegando l’argento per incrostare e ingabbiare la porcellana. Questa produzione ottiene largo...
Per la categoria dell’antiquariato abbiamo scelto di presentarvi questo bellissimo vaso dell’Ottocento.Realizzato in una elegantissima porcellana blu e adornato da fiocchi e coccarde in bronzo dorato, ha un impatto visivo importante, dato dal contrasto e allo stesso tempo dall’armonia che questi due colori messi insieme creano.Il vaso si presenta in condizioni ottime come si vede in foto, pronto per abbellire e adornare la vostra casa. 
Il fattorino era uno strumento usato per la cucitura che fungeva da porta ago. Oggetto che al giorno d’oggi è una rarità, questo in particolare, proveniente dal Piemonte e datato 1878, per il materiale con cui è stato realizzato e per i raffinati intagli che lo adornano.
Per la categoria del collezionismo abbiamo scelto questo elegante bicchiere commemorativo rosso in esterno e lavorato alla ruota a mano, realizzato in cristallo di Boemia, un vetro decorativo prodotto sin dal XIII secolo, le quali manifatture furono particolarmente rinomate nella fabbricazione del vetro durante il periodo barocco.
Il vetraio, designer e imprenditore Giulio Radi nasce a Murano in una famiglia di rinomati tecnici del vetro. Nel 1932 diventa uno dei soci fondatori di A.VE.M. (Arte Vetraria Muranese), di cui diventa direttore artistico nel 1939 fino alla sua morte. È qui che inizia un intenso periodo di progettazione e sperimentazione con il vetro. Dedicò la sua ricerca al campo degli ossidi metallici, dove scoprì preziose tecniche di colorazione...